lunedì 29 ottobre 2012

Lingua straniera: per imparare cosa è più importante, il lessico o la grammatica?

Imparare le lingue oggi è diventato importantissimo e spesso siamo autodidatti (non solo per le lingue straniere), ahimè!
Infatti pur di imparare qualcosa mi sforzo di seguire i film in lingua originale.
Ma ecco mi sorge spontanea una domanda... è meglio concentrarsi sul lessico, ovvero è meglio imparare prima le parole o piuttosto devo concentrarmi innanzitutto sulla grammatica, almeno devo saper formulare correttamente una frase affermativa, un interrogativa ecc... per farmi capire.
Ovviamente sarebbe opportuno conciliare entrambi gli aspetti... Però se dovessi scegliere opterei per prima cosa nell'imparare quanti più vocaboli possibili, specialmente i verbi.

Come recarmi all'Università ... meglio a nuoto o in autostop?

Noi studenti siciliani e i trasporti pubblici... una telenovela infinita...

La domanda del giorno... riuscirò oggi a recarmi all'Università o al lavoro (per chi ha un lavoro)?

Poi arrivare puntuale... forse in alcuni casi è addirittura chiedere troppo.

Ma è normale che per fare 30km io con l'autobus o col treno devo impiegarci un ora e mezza? Manco se dovessi recarmi dall'altro lato della regione. Maaaa... punti di sospensione!

Si e poi in Italia abbiamo le frecce rosse... si, ma nell'altra "Italia"!

Anche per il giorno dell'esame ho avuto difficoltà a raggiungere l'Università, avrei dovuto impiegarci circa un ora con il treno, sono arrivata dopo due ore, ad esame già iniziato!

Comunque la telenovela... continua.



Almeno l'inglese ... sappilo!

Le distanze si accorciano...il mondo si rimpicciolisce...non nascondiamoci dietro a un dito ...

Imparare le lingue diventa fondamentale... Inglese, francese, spagnolo ma anche ... cinese, giapponese, arabo...
Più strane e particolari sono meglio è per noi.

Passa per le vecchie generazioni ma i giovani italiani non hanno più scuse. Non si sa per quale motivo ma nelle scuole lo studio delle lingue straniere non ha mai avuto molto peso... Tanta letteratura antica inglese ma a cosa ci è servita?

Se dobbiamo affrontare un dialogo con uno inglese per esempio, non possiamo certo comunicare utilizzando un repertorio shakespeariano... E poi non voglio utilizzare una pronuncia aliena e non voglio parlare lento come un robot.  Quindi devo per forza recarmi all'estero per imparare o devo pagare corsi costosi? Non posso imparare a scuola?

Poco spazio è riservato a scuola al dialogo, alla comunicazione in una altra lingua. Perché da questo punto di vista ma non solo, l' Italia è così indietro? Forse perché proveniamo da una cultura un pò egocentrica basata per lo più su studi classici?

Quindi diciamo si ai programmi televisivi non tradotti (aiutiamoci con i sottotitoli), più dialogo in classe, programmi nuovi. Diamo meno spazio a opere come Beowulf  o ad autori come Edgar Allan Poe o quantomeno diamogli il giusto spazio.

Perché io devo essere meno preparato di un francese o uno spagnolo? Voglio viaggiare, voglio conoscere nuove realtà e voglio essere libero di comunicare come gli altri ... e non sempre solo a gesti :-)

Lavoro: perseguire o no i propri sogni?

Noi giovani ci troviamo a vivere attualmente una situazione particolare.

Quello che si apre dinanzi a noi dopo gli studi, siano questi scolastici o universitari, è un baratro. Metaforicamente il  ponte che dovrebbe collegare la nostra realtà di studenti al mondo del lavoro non esiste, tanti sacrifici andati a vuoto.

Divaga pertanto molta rassegnazione. Molti di noi si sono impegnati per darsi degli obiettivi e per portarli avanti ma concretizzare i nostri sogni diventa sempre più difficile, a volte i posti di lavoro che vorremmo ricoprire sono occupati da incompetenti, perciò la società invece di crescere non fa altro che indietreggiare.

C'è spazio solo per lavori sottopagati, si tratta di commesse, operai e segretarie che non percepiscono più di 400 euro al mese, ma si può andare avanti così?

venerdì 26 ottobre 2012

una società sana ... rende di più! Arrivano gli psicologi a scuola e nelle aziende.

La nostra è un epoca complessa. Siamo sottoposti a ritmi frenetici, continuamente bombardati da moltissime informazioni. Il risultato? Siamo sempre più stressati. Rendiamo poco e male. Alcuni studi hanno dimostrato, e non si stenta a crederlo, che le società armoniose sono quelle più felici. Tra queste rientra il popolo danese, nonostante gli inverni lunghi e malinconici, questa nazione ha saputo instaurare uno stato di perfetto equilibrio,    destreggiandosi da una parte in molteplici attività ma anche riuscendo a salvaguardare momenti di assoluto relax. Ecco che, a mio avviso, sarebbe utile inserire nelle scuole e nelle aziende, del resto dovrebbe già essere così, dei programmi che tengano in considerazione tecniche di rilassamento quali yoga, training autogeno e meditazione, inoltre anche l'intervento di psicologi potrebbe essere utile, perché bisogna intervenire su una società sana, bisogna prevenire. Del resto ricordiamo anche il detto dei padri latini, già all'epoca lo avevano capito, "mens sana in corpore sano". Visto che oggi, dato i numerosi impegni, si passa meno tempo in famiglia, potrebbe essere interessante inserire dei gruppi di ascolto o dialogo, e le scuole e le aziende, anche se per qualche ora la settimana, potrebbero divenire lo scenario adatto.

giovedì 25 ottobre 2012

I social network aiutano i ragazzi a scrivere meglio?

Oggi moltissimi giovani fanno uso di internet e di social network. Dedicano molte ore del loro tempo al web.
Il mondo e le sue dinamiche sono cambiate. Non esistono più i giochi di una volta e si passa meno tempo con i coetanei. Viene meno il confronto con gli altri con conseguenze non proprio positive. Però esistono anche fattori positivi. Con i social network si possono creare diari personali, si possono scrivere e comunicare pensieri e attività. Si sa che specie per i più giovani l'opinione dei coetanei è molto importante.Ciò a mio avviso spinge gli adolescenti a scrivere meglio, con  più attenzione e con più precisione perché consapevoli di esporre il  linguaggio utilizzato dinanzi a un pubblico.

La festa della zucca. Halloween e la cultura di questa festa in Italia.

Ormai manca poco alla festa di Halloween. Anche in Italia i giovani si preparano a festeggiare.
Si  tratta di una festività di origine celtica e anglosassone. Trova la sua maggiore espressione nella realizzazione di lanterne a forma di zucca e in grotteschi travestimenti. In realtà questa ricorrenza è molto sentita nel mondo statunitense anche se già da parecchi anni sta prendendo piede anche nel vecchio continente. Grazie ai media questa festa si è diffusa rapidamente anche in Italia, e anche nei paesini i più piccoli girano per le case a domandare dolcetti. La società italiana si divide c'è chi accetta questa festività e chi invece è contrario.